Klaus PRIMO PIANOdi Klaus Dorschfeldt
“L’Etna torna a farsi sentire con una spettacolare attività, durata diversi giorni, ma che non è stata un pericolo ma solo uno spettacolo. Unico pericolo è stato dato da infondati allarmismi che sono nati per boati che un vulcano attivo come l’Etna genera per sua natura”
Ogni tanto faccio un tuffo nel passato rivedendo i vecchi video – come questo del 15 dicembre del 2013 – che ho girato sull‘Etna. Riescono sempre a farmi tornare i ricordi, a farmi riflettere sui luoghi e sulle persone incontrate. Non raramente ho avuto l’onore di incontrare il Maestro sull’Etna durante il suo lavoro. Si parlava poco, si restava a guardare e per quanto avessi sempre desiderato poterlo riprendere in azione vicino a un’attività, quasi come una figura mitica, per me l’emozione è stata comunque e sempre uguale, per me era e sarà sempre un onore essere stato sull’Etna con lui.
Col suo lavoro il Maestro manca, è assente, ma paradossalmente sempre presente, forse più di prima; mi manca – lo confesso – vedere i suoi servizi girati su un Etna che non era per forza attivo, un Etna con le sue manifestazioni antropiche, un Etna che di Etna nella sua accezione vulcanologica aveva poco. Mi manca sapere che quando ognuno di noi non seguiva l’Etna per la poca attività, c’era (come una sorpresa inaspettata) un suo servizio al tg e all’improvviso non era il più vulcano a ricordarti che esisteva da 600.000 anni,  ma era lui che te lo ricordava in appena 3 minuti.
Mi manca vedere quelle immagini del Maestro che (come mi hanno perfettamente descritto poco tempo fa) non sono semplici immagini, ma album di fotografie in video. Mi manca sì, ma sono contento. Contento e onorato di essere suo amico (pochi come lui ne ho), ma soprattutto felice che oggi si goda l’Etna come giusto che sia e che sia comunque uscito da un mondo troppo frenetico, veloce e impetuoso, che da anni ha perso ormai il piacere della lentezza.
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Questo stupendo e commovente disegno di Klaus Dorshfeldt, tra i più grandi amici ed estimatori di Giovanni Tomarchio, esprime in pieno un sentimento collettivo
(Gaetano Perricone).  Per chi non l’avesse capito anche guardando il video (penso che tutti gli appassionati dell’Etna abbiano ben compreso, vedendolo al lavoro nello scorrere delle immagini), faccio io il nome del “Maestro”  citato da Klaus, che con grande delicatezza e rispetto non ha voluto farlo: è il grande Giovanni Tomarchio, giornalista televisivo Rai oggi in pensione e amico speciale, che per decenni ha raccontato al mondo il vulcano e la sua attività non soltanto con straordinaria bravura e professionalità, ma anche con un amore e una passione che sono diventati modello per tutti.
Ho parlato di lui nel mio libro “La mia Etna. Dialogo con la Montagna” (Giuseppe Maimone Editore, novembre 2004), ecco alcuni passi: “Tutti sanno e vedono dell’Etna principalmente grazie a Giovanni; è forse il tuo miglior ambasciatore, le sue splendide inquadrature, permeate di sapienza tecnica e di passione viscerale, fanno il giro del pianeta, veicolate da grandi e piccoli network televisivi che, attraverso le sue riprese, ti raccontano nei tuoi momenti più esaltanti e in quelli più inquietanti, ma sempre affascinanti. Tu sai che, davanti all’obiettivo di Giovanni, devi essere sempre bella e diversa, devi interessare e stupire, devi dare spettacolo e devi farti temere; gli dispensi sempre novità, sapendo perfettamente che lui saprà coglierle con entusiasmo e tempismo, con la voglia di starti sempre accanto. Tu sai che, davanti alla sua magica telecamera, devi sempre darti da fare per sorprendere; lui sa che deve essere sempre pronto a mostrare aspetti nuovi della tua bellezza. Che gran bella coppia, che siete: difficile immaginarti senza Giovanni, difficilissimo per Giovanni stare lontano da te e non seguire ogni tua mossa. Si dice sempre, tra noi del mestiere: l’Etna aspetta sempre Giovanni, prima di cominciare l’eruzione. Qualche volta non è stato così e per Giovanni, come forse anche per te, il rammarico è stato grande, quasi fosse il tradimento di una innamorata”.
Ci piace sempre tanto ricordare sul Vulcanico quello che il “Maestro”, come lo chiama Klaus Dorschfeldt, ha fatto per l’Etna e il suo popolo. Dunque siamo stati davvero contenti di pubblicare questo bel video e queste deliziose parole. Grazie  Klaus e grazie sempre a te, grande Giovanni. We miss you. Ci manchi.
Immagini e montaggio: Klaus Dorschfeldt
 
 Con il titolo, “Etna dall’alto”, uno dei bellissimi disegni di Klaus Dorschfeldt

Klaus Dorshfeldt

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