Con questo recente, bellissimo video dell’amico Rosario Catania, grande appassionato dell’Etna, popolare e generosissimo trekker di valore internazionale (detiene il Guinness dei Primati della Nordic Walking, la camminata nordica con le racchette, stabilito a Nicolosi), il Vulcanico vi porta alla scoperta virtuale di un luogo assolutamente magico dell’Etna Patrimonio Mondiale dell’Umanità, la favolosa Grotta del Gelo, così chiamata così chiamata per la presenza al suo interno di ghiaccio perenne, il più meridionale d’Europa.
Punto di interesse naturalistico e scientifico straordinario, come spiega la Carta dei Sentieri del Parco dell’Etna, la Grotta del Gelo – di grandi dimensioni, sviluppo complessivo 125 metri, dislivello 30 metri – deve appunto la sua notorietà e la sua grande importanza, dal punto di vista vulcanospeleologico, al fenomeno di formazione di ghiaccio che da oltre trecento anni si accumula al suo interno. Inserita nella zona A di riserva integrale del Parco, in territorio di Randazzo, il suo accesso è situato a quota 2030 metri di quota, sul versante nordoccidentale dell’Etna, nella cosiddetta Sciara del Follone.
Fino a pochi decenni fa, era prevalentemente conosciuta dai pastori, che vi recavano le greggi per l’abbeverata. Dagli anni settanta in poi è diventata meta ambita di migliaia di escursionisti e speleologi di ogni parte del mondo, che l’hanno considerata e la considerano una meta “obbligata” da raggiungere almeno una volta nella vita.
Dal 9 luglio 1997 al 9 luglio 2000 e successivamente nel 2014 e 2015, la Grotta del Gelo è stata interessata da un ampio, importante monitoraggio climatologico-ambientale dal parte degli speleologi del CSE (Centro Speleologico Etneo), in collaborazione con il Parco, in particolare con il vulcanologo Salvo Caffo.
COME RAGGIUNGERLA. Esistono diversi percorsi che portano alla Grotta del Gelo, certamente un luogo non facile da raggiungere per escursionisti poco esperti o allenati. Il più semplice parte dalla “strada mare-neve” dell’Etna, presso Linguaglossa all’altezza dei rifugi Brunek/Ragabo. Da qui occorre percorrere i primi 5 km della pista altomontana dell’Etna, una comoda strada sterrata percorribile anche in bicicletta che conduce alla caserma Pitarrona nel comune di Castiglione di Sicilia . Questo primo tratto non presenta particolari pendenze. Giunti al bivio per il rifugio Timpa Rossa, occorre abbandonare la strada sterrata ed iniziare una lunga salita sulla lava grezza. Questo secondo tratto è molto più impegnativo del primo e presenta un dislivello di oltre 400 metri su un percorso di circa 5 km, ovvero l’8% di pendenza media. Complessivamente, si tratta dunque di circa 10 km con un dislivello di circa 550 metri (pendenza media circa 5,5%).
Ed ecco l’emozionante video di Rosario Catania, che ringrazio molto per questa importante opportunità di conoscenza e divulgazione.
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