di Antonella De Francesco
Ci sarà capitato di vedere tre persone accanto e interrogarci su chi siano e quale sia il legame tra loro. Prende le mosse da qui il film Past Lives, esordio ( autobiografico) in cabina di regia della drammaturga sudcoreana (naturalizzata canadese e residente a New York) Celine Song.
Un film sul “sé” e sulle infinite possibilità che la vita ci offre e quelle che rendiamo reali tralasciando le altre. Un film su quello che resta dei rapporti profondi anche dopo, quando la vita ci ha portato altrove, dove mai avremmo pensato di arrivare. Un film sulle “seconde generazioni” che hanno dovuto, per scelta dei genitori, imparare a vivere altrove, sacrificando i propri legami e sotterrando le proprie radici .
Attraverso gli sguardi tutti e tre i protagonisti esprimono passioni, paure, gelosie, sempre in bilico tra passato e presente e senza futuro, perché quello resta un mistero. Ci sono storie che non finiscono mai, almeno dentro di noi. Che rimandano sempre una eco malinconica di chi eravamo, che, pur non impedendoci di vivere il presente, perché ciò che non è stato non poteva essere, condizionano la nostra esistenza.
A nulla vale dirsi “è finita” con le parole e con la distanza, sottraendoci il più possibile alla vista dell’altro. Malgrado i nostri sforzi nulla basta a interrompere quel flusso di emozioni che scorre libero dentro di noi. Persino il compagno che oggi amiamo non potrà mai colmare quella dolce nostalgia, quel pensiero intermittente rivolto a ciò che non è stato o che è stato ma non è più. Perché in quegli occhi resteremo per sempre quelli di un tempo, lì saremo sempre “ riconosciuti”, lì non avremo bisogno di parole, lì toccheremo l’altro senza sfiorarlo, lì troveremo la perfetta armonia di un istante o forse di tutta la vita .
Vale la pena tornare a cercarsi? Rivedersi ? Servirà a lenire la mancanza o piuttosto l’acuirà rendendola insopportabile ? Ognuno decida per sé e nessuno si permetta di dispensare consigli, perché non esiste una ricetta ma c’è un destino che si compie tutti i giorni e al quale nessuno può sottrarsi. Hae Sung e Nora sanno che in fondo non si lasceranno mai, neanche dopo il loro struggente addio e lo sa anche Arthur, il nuovo compagno di Nora perché bisogna avere l’umiltà di accettare che il passato permanga dentro di noi.
Da vedere, consigliato ai nostalgici
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