di Francesco Palazzo

Il grosso danno causato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa è rappresentato dalla rottura del diritto. Infatti, nel diritto internazionale non è contemplata la possibilità che uno stato nazionale possa aggredire militarmente un altro stato nazionale senza nemmeno tentare di comporre la eventuale controversia ricorrendo ad una pacifica contrattazione diplomatica, anche – eventualmente – ricorrendo all’aiuto di mediatori “super partes”.

Purtroppo, il danno fatto è gravissimo, perché il comportamento tenuto dai rappresentanti internazionali della Federazione Russa, a cominciare dal suo presidente e dal suo ministro degli esteri, è stato ingannevole, non è stato mai improntato alla rappresentazione della verità. Ne risulta che qualsiasi trattativa diplomatica condotta con questi rappresentanti rischia di nascere già compromessa in quanto non si potrà aver fiducia a persone che dicono le “bugie”. E questo è un gravissimo ed insuperabile “vulnus”

Quanto fatto dalla Federazione Russa va sanzionato riportando il sistema alle condizioni preesistenti: va, in sostanza, sanato il diritto con la sanzione. Non può essere consentito un cambio del quadro geopolitico degli stati nazionali con una guerra di aggressione. La Federazione Russa deve tornare nel suo ambito territoriale stabilito in conseguenza della caduta dell’Unione Sovietica, allorquando gli stati nazionali che ne derivarono accettarono la sistemazione dei loro confini, cosa di cui presero atto tutti gli attori internazionali. Perché la Federazione Russa ritiene di poter invadere l’Ucraina? Quale suo diritto ritiene che le sia stato pretermesso? Che lo spieghi all’Ucraina ed al consesso internazionale. Perché invece di invadere militarmente l’Ucraina non ha posto il problema sul tavolo della diplomazia internazionale? Forse la Federazione Russa è solita operare in questo modo, viste le “operazioni speciali” condotte nel recente passato contro la Cecenia, la Georgia, l’Azerbaijan, la Bielorussia, il Kazakistan? Allora dobbiamo ancora ritenere credibile, affidabile, uno stato che si comporta così? Una ulteriore dimostrazione della mancanza di affidabilità della Federazione Russa è data dalla impossibilità di trovare un accordo sui cosiddetti corridoi umanitari: i cittadini ucraini che hanno tentato l’utilizzo di tali corridoi, peraltro istituiti “motu proprio” dalla Federazione Russa senza un accordo preventivo con i dirigenti ucraini, hanno ricevuto pallottole lungo le strade di uscite.

E’ questo il vero problema. Ed è tanto più grave se consideriamo che il consesso di stati nazionali che operano sullo scacchiere internazionale non potrà fare a meno di pretendere e di ottenere una sanatoria del diritto; e dico “grave” perché bisognerà superare e piegare tutte le resistenze che la Russia opporrà. Ecco perché sono così preoccupato. Perché non penso che la Russia possa da un momento all’altro dichiararsi “pentita e contrita” e fare marcia indietro, sgombrando le sue truppe dall’Ucraina dove lascerebbero il loro enorme carico di lutti e di devastazioni. Perché per sanare il diritto dovrà cambiare la dirigenza della Federazione Russa, quindi l’attuale dirigenza dovrà andare “a casa”, cosa che penso non sia mai stata contemplata da essa stessa dirigenza, quindi bisognerà accompagnarla via dalle stanze dei bottoni con la forza, cosa che purtroppo penso non sarà tanto facile. Cioè, penso che ci causerà lutti e devastazioni gravissimi. Cosa di cui però non si potrà fare a meno.

Ecco perché è così grave, anzi gravissimo, quanto ha fatto la Federazione Russa con l’aggressione armata all‘Ucraina.

Avete mai fatto mente locale a cosa comporta l’ingresso di carri armati in un appezzamento agricolo? Con i cingoli si rovinano le colture e si distruggono le superfici, la terra vera e propria; dal carro armato vanno cadendo oli e idrocarburi vari sul campo rendendolo inquinato e non coltivabile per almeno un decennio; se dal carro armato dovesse essere sparato qualche colpo questo provocherebbe devastazione del bersaglio con morti e feriti e monumenti distrutti ed opere d’arte perdute per sempre ma soprattutto flora e fauna devastate; pensate ai piccoli animali, come conigli, rane, microorganismi; i danni sono ingenti per l’uomo e per la natura. Pensate alle vecchiette che di notte si trovano a dover fuggire dalla loro casa, o ai bambini che stanno giocando nel cortile di casa che invece saltano su una piccola mina giocattolo, oppure alla massaia che mentre torna dall’aver fatto la spesa viene attinta da un proiettile vagante, che colpa hanno tutti questi soggetti nei confronti dalla Federazione Russa? E’ consentito, può essere consentito nel 2022 – dopo aver letto l’Iliade e l’Eneide e soprattutto dopo aver vissuto Stalingrado – che uno stato come la Russia (la grande madre Russia, la patria di Tolstoj, di Dostoevskvij, il paese del comunismo reale, ecc.) possa pensare di invadere militarmente un altro paese di altrettanta cultura, di altrettanto “sentire”, di altrettanta “statura morale”? No, non può essere consentito. Non può essere la Russia responsabile di tanto. E infatti non è la Russia ma chi governa la Federazione che è responsabile di tutto ciò, di tutti questi orrori, di tutte queste offese al genere umano. Ecco perché si sarebbe dovuto intervenire immediatamente e pesantemente per fare desistere dall’insano proposito coloro i quali avevano scelleratamente pensato di potere aggredire l’Ucraina. E purtroppo penso che ogni giorno che passa comporti un sempre maggiore aggravamento della questione. Medico pietoso fa la piaga cancrenosa. Occorre fare presto. Abbiamo perso tempo. Stiamo perdendo tempo. Ho una grande paura, che la situazione possa degradare in maniera irreversibile.

Come fermare questa deriva? Come bloccare l’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina? Come scongiurare il rischio di una terza guerra mondiale? E quello di un nuovo utilizzo di bombe nucleari? La strategia sinora adottata dal consesso internazionale (peraltro soltanto una parte, perché paesi importanti come Cina, India e Brasile e tutta l’America Latina non partecipano, lasciando praticamente solo i paesi occidentali a contrapporsi – e su questo, altre considerazioni andrebbero fatte -) è stata quella dell’imposizione di sanzioni di tipo economico, sanzioni sempre più pesanti, sempre più stringenti. Sanzioni che però ben poco stanno ottenendo in termini di risultati efficaci. Forse dovrebbero essere ancora più decisive. Al riguardo, però, bisogna tenere adeguatamente in conto le conseguenze negative che derivano dall’adozione delle sanzioni per i paesi che le impongono. E quindi sono molto scettico sullo strumento adottato.

Altrettanto scettico, per inattendibilità della controparte come ho sopra detto, sono nei confronti della via diplomatica, che però ritengo non vada mai abbandonata, quanto meno per non avere rimorsi.

Quindi? Quali azioni bisogna mettere in pratica per arrivare alla “pace”? Premesso che, come ho sopra detto, ritengo che un tempestivo energico intervento immediatamente dopo l’avvio della cosiddetta operazione speciale da parte di Mosca, prima sotto forma di avvertimento da parte degli USA e/o della NATO e poi, in caso di infruttuosità del tentativo, intervenendo militarmente ed in maniera molto pesante, decisiva, tranchant, avrebbe potuto ricondurre a più miti consigli i dirigenti della Federazione Russa, bloccando sul nascere questa guerra, adesso, un intervento militare acquisisce una veste diversa e più pericolosa, un aspetto di “ultima ratio” per l’intrinseco rischio di terza guerra mondiale con l’aggravante del rischio nucleare. Per cui, secondo me, l’unica strada percorribile, al momento, rimane quella della cosiddetta “guerra per procura”, rifornendo di armi sempre più efficaci l’esercito ucraino, che sta dimostrando grande attitudine all’impiego militaresco. Per questo ritengo che le polemiche che stanno accompagnando a livello europeo (e italiano in particolare) l’azione dei governi siano quanto mai controproducenti perché mostrano a Mosca un fronte non compatto. Questo è il momento di dare il massimo supporto ai nostri governi, se vogliamo fermare questo macello.

Con il titolo: le fosse comuni di Bucha. Le foto dal web

Francesco Palazzo

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