di Gaetano Perricone
Prima data: 570mila anni fa, iniziano attività eruttive diffuse precedenti alla formazione dell’Etna.
Ultima data:13 marzo 2021, inaugurata la stazione treni che dall’aeroporto conduce alla stazione treni e al centro città.
Tra l’una e l’altra, in un libro avvincente e prezioso ma soprattutto affascinante, si sviluppa intensa e straordinaria La storia di Catania, ultimo nato della interessantissima collana sulla storia d’Italia, edita da Typimedia, impegnata nel racconto e nella valorizzazione delle comunità locali.
Curatrice, come si legge nella raffinata copertina, in realtà autrice a pieno titolo di questo eccellente volume, è Natasha Puglisi, che ho avuto il piacere di conoscere e apprezzare come meticolosa e bravissima editor alcuni anni fa e che in questa occasione scopro come impeccabile scrittrice di un testo decisamente complesso di narrazione storica, di fatti grandi e piccoli, di personaggi fantastici e orribili, tanti gli uni e gli altri, che riempiono la lunghissima e tormentata avventura, piena di colpi di scena, di una città dominata dal più alto vulcano attivo del continente europeo, luogo di “outstanding universal value“, eccezionale valore universale come certificato dall’Unesco. Catania all’ombra della magica Muntagna – ho conosciuto e imparato ad amarla in quella che chiamo la mia seconda etnea – che passando tra una colate lavica distruttiva e un devastante terremoto, dominazioni diverse, speculazioni, affari e omicidi mafiosi, epidemie terribili dal colera al Sars Cov-2 dei nostri giorni, in questo travagliato percorso ha fatto suo il celebre motto “melior de cinere surgo“, migliore risorgo dalla cenere.
Nel suo volume di 193 pagine, dal quale ho appreso tante cose che non conoscevo o comunque ne avevo informazione superficiale, Natasha Puglisi racconta benissimo la storia di Catania, con professionalità e passione, linguaggio semplice e accattivante, minuziosa precisione anche nei dettagli che evidenziano la sua attività di ottima editor, profondità e ironia, soprattutto grande amore per la sua città. E impegno civile, tanto. Mi piace molto, anche se probabilmente Natasha non sarà del tutto d’accordo, riportare qui alcune delle parole che mi ha scritto dandomi notizia di questo libro, il suo esordio da scrittrice: “Ci tengo a fare una premessa. E’ un lavoro svolto non da una storica né tantomeno di taglio accademico, quando più una narrazione della storia della città dalla preistoria all’attualità, attraverso fonti e monumenti, ma anche aneddoti e leggende: un vero e proprio passatempo, senza nessuna pretesa né di completezza né di verità assoluta”. Ben vengano tanti altri di questi passatempi, se riescono come in questo caso a regalarci un così ricco patrimonio di notizie su una città di lunghissima storia piena di tante storie.
Non voglio anticipare nulla sui contenuti del libro, che ho “bevuto” molto rapidamente con curiosità e interesse crescente pagina dopo pagina. Leggerlo è certamente illuminante e appassionante per chi non è catanese oppure come me non è nativo, ma si è trovato a vivere alle pendici dell’Etna per motivi diversi: mi sono lasciato coinvolgere dalle imprese di Peppa la Cannoniera, dalle storie del Colosseo nero e del Liotru, da Virdimura e Salvatore Barbagallo Pittà, dalle suggestioni culturali della Grande Birraria Svizzera dove s’incontravano Verga e De Roberto, dal mistero dell'”omu cani“, dalle note di Vincenzo Bellini e Giovanni Gioviale che sembrano venire fuori dalle pagine, dalle complicate vicende di Librino e San Berillo, dalle prove di recitazione di Goliarda Sapienza, che di notte faceva tutte le parti come i pupari, dalle origini della pasta alla norma e di quella con le sarde. E ancora dall’effervescente, entusiasmante laboratorio musicale della “Seattle d’Italia”, del grandissimo e indimenticabile Franco Battiato e della cantantessa Carmen. Eccetera eccetera, cose bellissime e ammalianti, da fare innamorare della bellezza e dell’anima di Catania. Ma è sicuramente un libro prezioso e utile anche per i catanesi, soprattutto i più giovani, che di certe storie e personaggi non hanno probabilmente mai sentito parlare.
Mi fermo qui, vale davvero la pena leggere La storia di Catania. Dalla preistoria ai giorni nostri di Natasha Puglisi, Typimedia editore, 14 euro e 90, in libreria dal 7 giugno. Complimenti di cuore e ad maiora all’autrice e alla casa editrice, che ha scelto questa eccellente ed elegante formula per presentare le città italiane, un convincente mix di ricerca storica e letteraria e raffinato invito alla conoscenza dei luoghi non solo più importanti, ma anche più intriganti.
Con il titolo un’immagine dal libro: il Colosseo nero di Catania, pensato per accogliere oltre 15mila spettatori, è l’anfiteatro più grande di tutta l’isola, vestigia di un’epoca di splendore, opulenza e fasto
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