di Gaetano Perricone
Mi sembra inevitabile, anzi doveroso, salutare il 2016 e … abbracciare il 2017 con la splendida canzone della nostra vita “L’anno che verrà” (1979), del mitico, indimenticabile Lucio Dalla, scomparso il 1 marzo del 2012, legatissimo alla Muntagna Patrimonio dell’umanità e in particolare a Milo, dove aveva casa, “uomo dell’Etna” come lui amava autodefinirsi.
Come ha spiegato qualche tempo fa Mario Sesti, regista del bellissimo film-documentario sulla vita del grande artista bolognese “Senza Lucio” (che ebbi il piacere di presentare al Parco), “Lucio Dalla amava la Sicilia e in particolare l’Etna ed è proprio il grande Vulcano tra gli interpreti se non addirittura il protagonista del film. Volevamo realizzare un ritratto inedito, focalizzato sui suoi mille interessi anche al di là della musica, come il cinema per esempio, ma anche i luoghi a lui cari come è appunto la Sicilia”.
Mi piace molto ricordare qui l’intero testo, straordinario de “L’anno che verrà“, certamente tra le canzoni più cantate di sempre.
Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c’è una grossa novità,
l’anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.
Si esce poco la sera compreso quando è festa
e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra,
e si sta senza parlare per intere settimane,
e a quelli che hanno niente da dire
del tempo ne rimane.
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.
Ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.
E si farà l’amore ognuno come gli va,
anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età,
e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.
Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.
E se quest’anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch’io.
L’anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità.
Auguri Vulcanici a tutti voi e un grandissimo grazie per l’attenzione che avete riservato e che spero ancora regalerete a questo blog !!!
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