di Santo Scalia
Del nome Etna si è già ampiamente trattato in un precedente articolo, sempre in questo blog. Stavolta analizzeremo l’odonomastica dei comuni che insistono sul territorio che circonda il nostro vulcano. L’odonomastica è «Il complesso dei nomi delle strade, sia con riferimento concreto a una determinata zona o località».
Sono tantissime le “Via Etna” nei comuni e nelle frazioni del circondario etneo: ad Aci Bonaccorsi, ad Aci Catena, a Bronte, Camporotondo Etneo, Fiumefreddo di Sicilia, Linera (Santa Venerina), Misterbianco, Randazzo, Riposto, San Giovanni la Punta, San Giovanni Montebello (Giarre), Sant’Alfio.
Non mancano neppure le “Via Etnea”: a Biancavilla, Catania, Gravina di Catania, Lentini, Mascalucia, Nicolosi, Nunziata (Mascali), Pedara, Tremestieri; ed esistono pure, collegati al nome di alcune località, gli attributi “etneo” o “etnea” (derivante dal latino Aetnaeus, a sua volta dal greco antico Αἰτναῖος), come Camporotondo Etneo, Tremestieri Etneo, Monterosso Etneo, Piedimonte Etneo. In questi casi l’attributo “etneo” nasce dalla necessità di distinguersi da altre località italiane che portano lo stesso nome: Camporotondo Etneo (per differenziarsi dall’omonima frazione del comune di Cappadocia in provincia dell’Aquila); Tremestieri Etneo (per distinguersi dall’omonimo Tremestieri del comune di Messina); Monterosso Etneo (per evitare l’ambiguità nella denominazione con Monterosso Almo); Piedimonte Etneo (per non confondersi con gli omonimi Piedimonte Matese in provincia di Caserta e Piedimonte San Germano in provincia di Frosinone).
Diverso è il caso del comune di Zafferana Etnea, che porta l’attributo relativo all’Etna anche se non ci sono altre località con le quali possa essere confuso. In passato, infatti, nel dialetto siciliano veniva indicato semplicemente come “a Zafarana”.
Il vulcano Etna è conosciuto nel mondo anche con la denominazione (derivante dall’arabo) Mongibello; ci sono quindi anche le “Via Mongibello” a Biancavilla, Bronte, Catania, Fornazzo (Milo), Paternò, Piano Tavola (Belpasso), Ragalna, Riposto, San Giovanni la Punta, San Leonardello (Giarre), Tremestieri Etneo.
L’odonomastica dei comuni etnei ricorda però non solo il vulcano, ma anche i personaggi che hanno legato i loro nomi allo studio dello stesso.
Tra i nomi dei vulcanologi troviamo la Via Gaetano Ponte a Nicolosi e Mascalucia; Via Annibale Riccò, ancora a Nicolosi; Via Orazio Silvestri a Nicolosi e Zafferana Etnea; Via Carlo Gemmellaro ad Acicastello, Catania, Motta Sant’Anastasia, Trecastagni.
Anche alcune tra le più conosciute guide etnee sono ricordate dai nomi stradali: su OpenStreetMap troviamo, nell’area turistica di Nicolosi–Nord, la Via Antonio Nicoloso (tra il bivio per la Cantoniera ed il Piazzale della Funivia); Via Biagio Motta (la strada a valle dei parcheggi); la Via Giovanni Carbonaro (il tratto della SP92 tra il Sapienza ed i Crateri Silvestri); Via Salvatore Magrì (la bretella che collega La Cantoriera ed il Corsaro con il Sapienza). E ancora: anche alcuni toponimi sono presenti nei nomi di alcune vie: Via Monti Rossi sempre a Nicolosi; Via Scorciavacca Montarsi a Mascali; Via Tremonti a Pedara.
Dove non diversamente indicato, le immagini delle targhe stradali sono tratte dallo street-view di Google Maps.
Con il titolo: la targa “Via Etna” ad Acicatena
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