Nel pomeriggio del 4 dicembre 2022 si sono verificati alcuni eventi vulcanici che hanno coinvolto l’area craterica dello Stromboli e la Sciara del Fuoco e che non hanno una relazione diretta con l’evento sismico di Magnitudo ML 4.6 registrato alle ore 8:12 locali con epicentro localizzato a sud-ovest dell’isola di Vulcano.

A partire dalle ore 14:00 UTC è stato osservato un incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico. Alle ore 14:10 UTC è iniziato un trabocco lavico ed una concomitante intensa attività esplosiva entrambi dall’area craterica nord; successivamente si è verificata un’esplosione più intensa dall’area craterica centro-meridionale e sono stati osservati dei piccoli crolli di materiale lungo la parte alta della Sciara del Fuoco. Mentre continuava il trabocco lavico e l’attività esplosiva, si è formato un (o più) flusso(i) piroclastico(i) probabilmente innescato/i dal crollo di una parte dell’orlo craterico del settore Nord.

Alle ore 15:19 UTC si è verificato un altro flusso piroclastico durato diversi minuti e che ha prodotto abbondanti quantità di ceneri che hanno temporaneamente impedito la vista della zona sommitale. Il materiale fine è stato disperso da deboli venti in direzione sud-ovest.

 

Figura 2 – Video del flusso piroclastico ripreso dalla telecamera all’infrarosso di quota 190 m.

 

 

Figura 3 – Video del flusso piroclastico ripreso dalla telecamera visibile di quota 190 m.

 

I flussi piroclastici generati, che si sono propagati lungo la Sciara del Fuoco, hanno dato origine ad una grande quantità di cenere e, una volta raggiunta la costa, hanno generato una anomalia del livello del mare che sono state registrate dal sistema osservativo delle MEDE.

Alle 15:40 UTC si è potuto osservare anche una colata lavica che si è incanalata lungo la Sciara del Fuoco e che alle 16:00 UTC circa è arrivata alla linea di costa.

L’ampiezza del tremore vulcanico ha raggiunto livelli molto alti intorno alle ore 15:00 UTC in concomitanza del primo flusso piroclastico. Un segnale sismico di notevole ampiezza e riconducibile ad un secondo flusso piroclastico, è stato registrato alle ore 15:19 UTC. Successivamente, l’ampiezza del tremore vulcanico si è attestata su livelli medio-alti, con tendenza all’incremento.

Tracciato sismico relativo al flusso piroclastico verificato alle 15:19 UTC
Figura 4 – Tracciato sismico del flusso piroclastico verificato alle 15:19 UTC
I segnali attualmente disponibili delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni di rilievo. La stazione clinometrica di Timpone del fuoco (STDF) ed il dilatometro di San Vincenzo (SVO) hanno mostrato una variazione impulsiva in corrispondenza del flusso piroclastico delle 15:19 UTC.

Nel corso della mattinata dello stesso giorno, modeste perturbazioni del segnale sono state osservate alle stazioni GNSS e clinometrica di Timpone del fuoco (STDF), riconducibili all’attività sismica registrata nell’area eoliana, in particolare per l’evento delle 07:12 UTC con Magnitudo ML=4.6.

Con il titolo: immagine del flusso piroclastico ripresa della telecamera visibile di quota 190 m

Gaetano Perricone

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